Serate con l’autore 2023 – Terza serata
Terza serata di incontri con l’autore; mercoledì 18 ottobre 2023, ore 20:30. A questa serata presentano i loro libri:
Mirka Tabanelli: A caratteri mobili
Scrive Mirka Tabanelli, a legittimazione del titolo di questa sua prima raccolta di poesie e forse dei suoi temi: «Sono affascinata dai caratteri mobili, dall’idea che con l’accostamento di ventisei grafemi si sia scritto di tutto, nei secoli: da capolavori grandiosi come la Divina Commedia , a ricette di cucina, testi scientifici, poesie amorose e via dicendo. Mi piace pensare che la combinazione di così pochi segni abbia dato vita ad opere tanto diverse tra loro: è un po’come quando pensi alle note musicali: sono sempre e solo sette, ma la loro armonia non è mai la stessa, dipende chi incontrano prima e chi trovano poi, quanto lunghe sono le pause, il ritmo che decidi di dare o lo strumento che decidi di suonare. Un po’ proprio come le persone: possiamo essere letti e scritti in tanti modi differenti pur rimanendo sempre la stessa lettera; in base al posto che occupiamo, creiamo accordi e composizioni sempre nuove e diverse.
Mario Amici: I colori della vita nell’ora della sera
Si coglie un senso di appartenenza a quel mondo della terra, a quei solchi arati, a quelle seminagioni, a quei volti scavati di donne, e di uomini che hanno dedicato la vita alla fatica. La fatica contadina, certo, ma con dentro una ricchezza di valori, di dedizione, di passione, per il prodotto del proprio lavoro, di legame con la propria famiglia, con i vicini di casa, con la natura, le piante, le stagioni. Sogni e valori che ritroviamo in tanti dei testi poetici raccolti nel libro.
Franco Casadei: Nostro fratello Giuda
“I versi di questa raccolta, in cui il dramma esistenziale dell’autore si mescola e si confonde con il grido di ogni uomo alla ricerca di un senso e di una risposta alle proprie attese più profonde, accompagnano il lettore in un percorso alla scoperta di quella firma segreta che sta dentro le cose, a quell’impronta tatuata dentro il petto che fa del cuore umano e della realtà tutta una tenera argilla gravida d’altrove”. (Massimo Camisasca).